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Almost a crumb cake

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Questa è una storia lunga, a dire la verità. Rido al solo pensiero. Credo di averlo detto più volte, che per natura, a periodi ho delle fisse, che poi spesso si rivelano anche brevi e fugaci. A volte le stesse si ripetono a periodi alternati, e io non posso fare altro che soddisfarle, per quanto possibile.

Questa settimana, anzi la scorsa settimana, in un pomeriggio di studio intenso un’idea mi ha occupato la testa. In mente, per qualche giorno, ho avuto solo una cosa: il crumble.
Anche questa cosa già detta. Io li adoro. Sono l’unica cosa che  invidio terribilmente (assieme a un altro paio di altre delizie) agli inglesi. Ma non starò qui a discorrere su quanto in questi casi la quantità di burro ci sta eccome, la questione è un’altra. Perché, nonostante ci sia questa mania per il genere di dolce in esame, purtroppo c’è sempre qualcosa che non va. Ora mi spiego.
Anche se ho sempre amato il crumble, in tutte le sue forme, non ho avuto sempre risultati ottimali. Vero, in realtà non ci ho provato moltissime volte. Li ho sempre solo mangiati. Quest’estate però ho deciso di provarci. Beh meglio non parlarne. Diciamo solo che di croccante non c’era proprio nulla, che la frutta probabilmente aveva bagnato troppo lo strato di ‘biscotto’, insomma, non si capiva bene cosa fosse. La mia prima esperienza quindi non aveva avuto dei riscontri positivi, per questo avevo abbandonato l’idea da ormai un po’ di tempo. Poi, come detto sopra, i giorni scorsi questa voglia pazza mi ha sorpreso, e io, cercando di ricordare il primo tentativo ho deciso di riprovarci.  Sempre per il fatto che anche questa, è diventata una mia fissa. Non so quindi dirvi se il problema sono io (magari son un incapace, forse è meglio che ci stia lontana J) oppure se non riesco mai a trovare la ricetta giusta. Che sia quello tradizionale, salato o una crumb cake, davvero non ottengo mai quello che desidero. E’ possibile che forse la mia ignoranza a proposito mi faccia sembrare le mie versioni sempre imperfette, fatto sta, che non so come mai, ma forse non ho un buon feeling con questo tipo di dolce.

Con la torta, è successo un qualcosa di molto simile. Le aspettative erano sempre così tante, continuavo a dirmi, sì questa volta ce l’ho fatta. Me lo immaginavo già questo interno terribilmente morbido, bagnato dalla marmellata di lamponi, e ovviamente, la perfetta crosticina croc. Ecco in realtà buono, su quello non si discute. Morbido, sì, molto morbido e bagnato. Fin qui ci siamo. Poi però c’è la crosticina. Bel problema. Effettivamente non posso dire che non ci sia, perché non è così. Ma ecco, questo tocca dirlo, non è come volevo, stranamente ;) Non ha quella croccantezza che ti lascia soddisfatto, quella bella sensazione al palato. E’ qualcosa di diverso. Non propriamente una crumb cake, ma quasi. Quindi ci stiamo avvicinando, al risultato che auspico da tanto tempo, ma ci vuole ancora un po’. Sì, manca ancora qualcosa.

Non per questo però il dolce non è stato apprezzato. Diciamo che, come al solito, qui sarebbe sempre meglio tenerle nascoste certe cose (eh sì, essere golosi è un brutto vizio :P). Questo è uno di quei dolci dove il burro, non può mancare però. Non amo i dolci burrosi e a volte stucchevoli, ma quando ce vò ce vò, e questo è uno di quei casi. La marmellata di lamponi, dolce e acidina allo stesso tempo, ci sta d’incanto perché avvolge il boccone e rende il ‘ripieno’ speciale. E’ da provare, comunque. Crumb cake o meno. Che dite, come vi sembra l’idea? ;)

ps. ne sono certa. Prima o poi anch' io troverò la ricetta perfetta, lo so. ;)



[La parentesi delle foto]
E anche stavolta mi piacciono. Bene, pian piano sto perdendo quel pessimismo e sto iniziando a credere nelle mie capacità, ammettendo che qualcosa c’è. Bianco, bianchissimo ancora. Devo dire che mi piace come stile, è pulito e lineare.  Non è sempre facile da gestire, perché a volte (anche un po’ in questo caso) sembra quasi abbagliante. Devo migliorare questo aspetto, ma per il resto non mi lamento. Fa risaltare benissimo il soggetto, fa veder bene i colori. Inoltre devo confessavi che è anche un trucchetto che uso ultimamente, perché essendoci sempre stato un tempo orribile, la nebbia fittissima e bassa, è stato difficilissimo trovare una luce decente. Ma ci sono riuscita. A voi come sembrano?! troppo bianco?!  ;)



(Quasi) una crumb cake
tratta e modificata da Regali Golosi, Sigrid Vebert

Ingredienti:
250 g di farina, setacciata
250 g di zucchero
240 g di burro (sì lo so, sono tanti tanti ;))
2 tuorli
2 cucchiaini di lievito per dolci bio
½ cucchiaino di polvere di vaniglia Bourbon
250-300 g circa di marmellata di lamponi (o ribes rosso)
un pizzico di sale

Mescolare la farina, il lievito e il sale. In una ciotola, lavorare il burro morbido assieme allo zucchero fino ad ottenere una crema chiara e soffice. Aggiungere i tuorli e la vaniglia, infine gli elementi secchi. Impastare velocemente fino ad ottenere un impasto morbido e dividerlo in due parti. Avvolgere ogni porzione nella pellicola e far riposare per un’ora.
Trasferire poi una metà di impasto nel congelatore per circa 15 minuti. Nel frattempo, stendere l’altra metà in una teglia 20 x 20 cm circa, coprire la superficie con lo strato di marmellata e poi, con la grattugia a buchi grossi, grattugiare l’altra metà dell’impasto, su tutta la superficie della marmellata.
Infornare a 170° per circa 35 minuti, fino a che la superficie diventa dorata e la torta è cotta. Sfornare e far raffreddare. Ritagliare delle porzioni piccine, di dimensione di circa 5 cm.

Note:
-          la cottura della ricetta prevedeva 30 minuti, io però, ho ritenuto necessario un po’ più di tempo, perché, sebbene la marmellata bagni, la superficie non era ancora pronta dopo il tempo indicato. Vi consiglio di controllare però, la prova stecchino non delude mai.
-          il mio risultato è stato molto più friabile rispetto alla versione originale. Non secco, ma più granuloso. Io (come detto prima) ho preferito farla cuocere un po’ di più. Infatti il rischio è di sfornare il dolce ancora crudo all’interno, con solo la crosticina pronta. 



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