Ok. Finalmente ci sono. Sì, lo so. Sono in ritardo, eccome se lo sono. Non immaginate nemmeno cosa ho dovuto fare per riuscire a comparire, come si deve. Perché, voi lo sapete meglio di me, io con due parole, non me la cavo proprio.
Dire che sono stati giorni impegnati non basterebbe. Diciamo che quei famosi quattro giorni sono riusciti a tirarmi un po’ su, sono successe cose bellissime, devo dirlo. Mi hanno fatto ri-iniziare con il piede giusto, anche se in realtà, il piede ha già preso una piega sbagliata, è bastato poco, troppo poco. Dico solo che a volte, a malincuore, mi chiedo davvero chi me lo faccia fare. Perché io, non ci sono mai stata abituata, ad avere le giornate piene di impegni, gli occhi che bruciano tanto, che faticano a resistere alla sera. Sono sempre stata una persona che non diceva troppi sì, che non iniziava mille attività. Ho sempre preferito fare il mio, con costanza ed impegno, concentrarmi su poche cose, e farle al meglio. Poi quest’autunno qualcosa è cambiato. Spesso mi chiedo perché proprio quest’anno. Poi ci rifletto, ricordo a me stessa che la vita non agisce mai senza un motivo, che c’è sempre un perché. Che forse è meglio così. Che tra mille cose da fare, studiare, io resisto. Che sono più stimolata, che non demordo, che la mia vera indole, quella tenace e testarda, c’è. Che il blog mi salva da qualche crisi e ne ho bisogno, che non è facile ma che si può fare.
E vi dirò di più, dopotutto, sono felice. Perché anche se ci sono le sconfitte, vedo che sto crescendo. Sto maturando, e sta succedendo senza che io me ne accorga. Sto conoscendo la vita, in alcuni aspetti che non avevo mai sperimentato e questo mi piace. Mi fa nascere una sensazione di soddisfazione, sono felice del percorso che sto facendo.
E poi, da non sottovalutare, manca poco. -11, per l’esattezza.
Una torta, una semplice torta. Profumata dall’aroma dell’arancia, arricchita dalla farina di mandorle, impreziosita dal cacao, soffice come una nuvola. Non desideravo altro, voglia di dolce, sempre più. Un po’ per consolarmi, un po’ per stare vicino al forno, sentire il calore della cucina la domenica mattina, ancora in pigiama, con gli occhi assonati e i capelli scompigliati.
Credo vedrete tanto dolce d’ora in poi. In realtà non ne avrei bisogno (la riserva per l’inverno è sempre presente, e fissa, purtroppo :P), ma alla fine si sa che una bella fetta di torta tira su il morale, se poi è buona come questa, è quasi meglio nasconderla ;). Non amo l’abbinamento arancia-cioccolato, non mi è mai piaciuto, ma in questo caso, ci sta d’incanto, c’è un perfetto equilibrio. Ha avuto un gran successo, ha superato di gran lunga le mie aspettative. Try it to believe it ;)
[La parentesi delle foto]
Sono molto particolari queste foto, secondo me. Ok, magari apparentemente sembrano lineari, sicuro all white, nulla di nuovo. Io però credo che nella loro semplicità ( come la torta) sono speciali, ben riuscite, chiare. Sono soddisfatta, direi, visto la nebbia che copriva il cielo. Finalmente riesco a gestire la luce, anche quando non c’è, e questo mi rende felice. Voi che dite? Ultimamente sto provando molti stili, diversi tra loro, mi diverte sperimentare, chissà se prima o poi ne troverò uno fisso. Intanto provo ambientazioni e luci diverse, a me piace, a voi?!
Torta di mandorle, cacao e arancia
Ingredienti:
per uno stampo da 18 cm
130 g di burro, morbido
140 g di zucchero
5 uova
150 di farina di mandorle
1 cucchiaio abbondante di fecola
2-3 cucchiai di cacao amaro
1 cucchiaino di lievito per dolci
un pizzico di vaniglia Bourboun in polvere
scorza di un’arancia bio, grattugiata
Montare a spuma lo zucchero con il burro e la scorzetta d’arancia. Separare tre tuorli dagli albumi, e continuando a montare, incorporarli al composto. Unire poi la farina di mandorle, la fecola, il cacao, il lievito, la vaniglia e le restanti 2 uova intere. Montare a neve ferma gli albumi e aggiungerli, incorporandoli dal basso verso l’alto, all’impasto. Versare il tutto in una tortiera imburrata e infarinata. Far cuocere in forno caldo a 160° per 40-45 minuti. Servire a piacere con zucchero a velo.
Note:
- se usate uno stampo piccolo (es. 18 cm) avanzerà una piccola parte di impasto, che potete cuocere come muffin. Sarà utile per controllare la cottura, con la tradizionale prova-stecchino.
- se volete impreziosire la torta, potete servirla con una salsa alla vaniglia, o un po’ di panna semi-montata.
- se non amate particolarmente l’aroma dell’arancia potete diminuire la dose di scorzetta, così sarà meno deciso nell’insieme.